Cartelle. Aggio e interessi in chiaro

Dalla cartella di pagamento deve emergere come sono stati quantificati gli interessi di mora e l’aggio

 

 

Le somme addebitate in cartella a titolo d’ interessi e aggio esattoriale devono essere accompagnate dall'indicazione dei tassi e delle percentuali applicate: solo così il cittadino è messo in condizioni di esperire un adeguato controllo circa la quantificazione degli stessi.

È quanto emerge dalla sentenza n. 620/05/16 della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce.

Una cooperativa ha proposto ricorso contro una cartella esattoriale con la quale Equitalia recuperava, per conto dell'Agenzia delle Entrate, imposte, interessi e sanzioni, relativamente all’anno 2006.

Della suddetta cartella la società ha chiesto l’annullamento per difetto di motivazione e di sottoscrizione, nonché per l’eccessività dell'aggio applicato. La cooperativa ha pure eccepito l'illegittimità costituzionale dell'art. 30 del D.P.R. n. 602 del 1973, in relazione all'art. 97 della Costituzione, atteso che l'indennità di mora spettava all'esattore quando vigeva l'obbligo - ora abolito - del “non riscosso per riscosso”, avendo lo stesso anticipato le somme iscritte a ruolo.

Ebbene, l’adita CTP di Lecce ha parzialmente accolto il ricorso.

La pretesa è stata annullata limitatamente agli interessi e all’aggio perché – si legge – “quanto agli interessi, compresi quelli di mora, non vi è alcuna indicazione del tasso, di modo che la quantificazione così come operata dall'Ufficio di riscossione non è suscettibile di essere controllata. Egualmente dicasi per il compenso di riscossione, la cui determinazione non è suscettibile di alcun controllo: manca ogni riferimento normativo e l'indicazione della percentuale. Si tenga conto che l'intelligibilità della pretesa va valutata in relazione alla capacità di comprensione dell'uomo medio: la conoscenza dei tassi d’ interesse e della percentuale relativa al compenso di riscossione costituisce patrimonio di un tecnico in materia tributaria e non certamente del cittadino - uomo medio”.

La questione di legittimità costituzionale è rimasta assorbita.
La spese di giudizio sono state interamente compensate.