Industria 4.0, incentivi per il Sud

Gestione d'impresa

Oggi tutto si declina in chiave 4.0, anche la fabbrica, che diviene Smart Factory. Analizziamo alcuni dati per comprendere meglio il fenomeno.
Uno studio di Bank of America afferma che entro il 2025, il 45% delle operazioni in fabbrica verranno eseguite da robot e strumenti di automazione avanzati.
Secondo Carmelo Mariano di KPMG Advisory: ”La transizione verso la smart factory è l'unico modo per rimanere al passo con una domanda sempre più mutevole ed esigente, cicli di vita dei prodotti ridotti e tempi di produzione e logistica ristretti”.
Il MISE ha rilasciato uno studio sulla diffusione geografica di impresa 4.0: nel Centro Nord è pari al 48%, mentre nel Meridione scende al 35%.
Abbiamo di fronte grandi opportunità di sviluppo, ma anche la necessità di garantire che questo sviluppo investa tutto il Paese, impedendo un nuovo cambio di passo del Nord rispetto al Sud, che non sarebbe più recuperabile.
Il D.M. Sviluppo Economico 9.03.2018, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17.07.2018, risponde a questa priorità, destinando un budget di 341.494.000,00 a investimenti in macchinari innovativi nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Provenienza dei fondi:
- €119.205.333,33 a valere sul Programma complementare di azione e coesione “Imprese e competitività” 2014-2020 approvato dal CIPE con delibera 1.05.2016, n. 10;
- € 169.194.666,67 a valere sull'Asse III, Azione 3.1.1 del Programma operativo nazionale (PON) “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR;
- € 53.094.000,00 a valere sull'Asse IV, Azione 4.2.1 del PON “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR, riservata ai programmi di investimento innovativi basati sulle tecnologie per un manifatturiero sostenibile in grado di garantire un utilizzo più efficiente dell'energia.
Destinatari: micro, piccole e medie imprese iscritte nel Registro delle Imprese in regime di contabilità ordinaria, le quali hanno almeno 2 bilanci approvati e depositati presso il Registro delle Imprese, ovvero, se imprese individuali e società di persone, hanno presentato almeno 2 dichiarazioni dei redditi.
Hanno diritto alle agevolazioni anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell'elenco tenuto dal MISE.
Sono ammessi tutti i settori manifatturieri di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007, con poche eccezioni elencate in decreto.
I programmi di investimento ammissibili devono:
- prevedere spese comprese tra 500.000,00 e 3.000.000,00 euro;
- essere realizzati in unità produttive nelle Regioni citate;
- prevedere l'acquisizione dei sistemi e delle tecnologie riconducibili all'area tematica “Fabbrica intelligente” della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, come elencati negli allegati alla normativa di riferimento.
Le agevolazioni ,pari complessivamente al 75% dell'investimento, consistono in:
- un contributo in conto capitale;
- un finanziamento agevolato, che non prevede particolari garanzie, da restituire in 7 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni.
Presentazione delle domande - Si attende il decreto che definirà le modalità di presentazione delle domande, i relativi modelli e i criteri di valutazione dei progetti. Lo sportello sarà gestito da Invitalia.

 

Fonte: Ratio quotidiano, Gruppo del Barba Consulting